La via delle ville
Ultima modifica 3 dicembre 2018
San Bellino, come altri centri rurali del Polesine e del Veneto, era un insieme di poderi, piccoli e grandi, in corrispondenza dei quali, venivano costruiti la casa di abitazione e gli annessi rustici riservati ai contadini e per la conduzione della tenuta. Nei primi anni del XVI secolo, con le bonifiche dei territori palustri del Polesine, le ricche famiglie venete incominciarono a costruire le proprie residenze per controllare le attività produttive del proprio podere. A partire quindi dal Cinquecento sino in pieno Settecento furono quindi edificati gli edifici di maggior pregio storico e artistico, come le Ville Moro, Guarini, Nani Mocenigo ora Bertetti e la Casa Barbarigo detta “Le Rosine”. Le prime due ville presentano oggi un vincolo monumentale, e pertanto sono tutelate dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, mediante la Soprintendenza di Verona. Le ville e le case padronali di rilevante importanza culturale che sorgono a San Bellino sono le seguenti
- Villa Ca’ Moro
- Villa Guarini
- Villa Bolognese
- Villa Zambonin
- Villa Nani Mocenigo ora Bertetti
- Palazzo Ottoboni-Valente ora Tomanin
- Casa Barbarigo
- Casa Dosi-Delfini
Nella Via delle Ville, può essere annoverata anche la Residenza Municipale di San Bellino, che pur non traendo origine da ville o case padronali è degna di nota per la sua architettura e il ruolo che ricopre.